Colonscopia virtuale

Cos'è la colonscopia virtuale

La Colonscopia virtuale, anche nota come colonscopiaTC o colongrafia virtuale, è un esame TC che usa bassissima dose di raggi X, per ottenere immagini che processate da programmi dedicati forniscono ricostruzioni simil-endoscopiche del colon (il così definito grosso intestino o intestino crasso).
Lo scopo principe dell’esame è la ricerca di malattie della superficie interna (o mucosa) del colon, di alterazioni anche benigne (polipi) o maligne. La colonscopia virtuale nasce come metodica di screening e individuazione precoce del tumore del colon-retto. 

Cancro del colon e del retto

Il cancro del colon e del retto (il retto è una parte del colon) è il terzo più comune tumore che colpisce l’uomo, e il secondo, per incidenza, nella donna. Esso costituisce, nel mondo, il 10% di tutte le neoplasia della razza umana. Il cancro colonrettale è la quarta causa di morte per cancro, conosciuta. Molte delle patologie ‘sociali’ che colpiscono la civiltà occidentale hanno aumentato la sua incidenza: l’obesità, l’inattività fisica, il consumo dell’alcool, il fumo e l’incremento del consumo di carni rosse.
L’età in particolare è considerato uno sporadico fattore di rischio: quasi il 70% dei pazienti con più di 65 anni sono tra quelli colpiti da questa neoplasia, che è rara prima dei 40 anni di età.


Quando va fatta la colonscopia virtuale? Indicazioni all'esame

La Colonscopia virtuale aiuta ad approfondire diverse problematiche intestinali. 

  • Grossolane modifiche nelle abitudini intestinali (periodi di stipsi alternati ad altri di diarrea), che non trovano altre spiegazioni (abitudini di vita o tipologia di alimentazione); 
  • prolungati periodi di dolore addominale che abbia origine dall’intestino, 
  • perdita di peso, 
  • episodi di sanguinamento dall’ano. 

Questo complesso esame deve sempre essere prescritto da un gastroenterologo o dal medico di famiglia. 

Altra possibile indicazione è la semplice familiarità per il cancro colon rettale: se un proprio congiunto di I grado (papà, mamma, fratello o sorella) ha sofferto di tumore del colon, è giusto, a partire da un età variabilmente indicata dalla letteratura tra i 40 e i 45 anni, periodicamente sottoporsi ad indagini che valutino il colon:  l’alternativa oggi è tra la colonscopia con endoscopio (cosiddetta colonscopia reale) e la colonscopia virtuale.

Ulteriore ed elettiva indicazione per la colonscopia virtuale è lo screening del cancro del colon: cioè la ricerca della eventualità di segni anche premonitori di questa malattia, in chi è sano ma ha superato i 50 anni di età. In questa situazione la colonscopia virtuale va ripetuta ogni cinque anni.

Altresì la positività del test per la ricerca di sangue occulto nelle feci è un possibile indicazione all’approfondimento costituito dalla colonscopia virtuale, nel caso non esistano alternative spiegazioni alla presenza di questo fenomeno.

Preparazione all'esame

Indispensabile la realizzazione di una completa pulizia intestinale.
La dieta del paziente nei tre giorni che precedono l’esame dovrà subire alcune modifiche che saranno  indicate dalla nostra segreteria nel momento in cui ci contatterete per richiedere l’appuntamento. 
Sarà fondamentale assumere il prodotto che vi verrà indicato, nella giornata precedente il giorno dell’esame, perché esso favorirà la pulizia dell’intestino. Ciò affinché esso sia privo del suo contenuto al momento dell’esame.
E’ importante, in base alla vostra storia clinica, comunicare se soffrite di patologie che interessano il cuore,  i reni o il fegato perché la preparazione intestinale potrebbe subire lievi modifiche, non per altre ragioni.

LA SERA PRIMA DELL’ESAME dovrete ricordare di  passare in radiologia presso la Clinica per bere un prodotto dedicato costituito da contrasto iodato in soluzione. Lo berrete presso di noi poiché si tratta di un prodotto per uso fondamentalmente ospedaliero. Non sono stati ancora descritti casi di allergia a tale farmaco, in letteratura negli ultimi quindici anni, ma è importante ugualmente che beviate rimanendo presso di noi nel tempo necessario a farlo.
Potrete poi ritornare liberamente al domicilio.
Il prodotto che berrete avrà lo scopo di facilitare il radiologo nel riconoscimento delle eventuali feci residue nel colon dalla preparazione, al fine di non confonderle con anomalie della parete intestinale.
Questo aumenta la potenza diagnostica dell’indagine.

Le donne dovranno essere in grado di escludere qualsiasi rischio di gravidanza in atto come in tutte le procedure che usano raggi X.

Come si effettua la colonscopia virtuale

Dopo che il paziente è stato posizionato sul lettino TC, il medico procede alla distensione del colon mediante un sottile sondino di gomma, per via transrettale. La progressiva introduzione di aria ambientale attraverso il sondino, in 8-10 minuti permette di realizzare la distensione ottimale per la acquisizione TC.
Il paziente sarà sottoposto all’iniezione endovenosa di buscopan: il farmaco favorisce la distensione intestinale e permette al paziente di percepire meno fastidio dalla distensione intestinale.
La scansione TC a bassa dose radiante è effettuata a paziente supino e poi prono.
Al termine di questa fase il paziente potrà espellere l’aria introdotta in parte attraverso la cannula e in parte in bagno, 15-20 minuti dal termine della procedura potrà essere congedato e riprendere le normali attività della giornata.

La colonscopia virtuale non richiede sedazione. Il paziente riprende le sue normali attività nella mezz’ora successiva alla fine dell’esame. 

Benefici della colonscopia virtuale

La Colonscopia Virtuale permette di:

  • identificare più del 90% dei polipi di almeno un centimetro, che sono quelli significativi, cioè a maggior rischio di trasformazione in tumore;
  • individuare un tumore maligno in fase precoce, quando ancora non sono presenti sintomi, anticipando la cura;
  • completare lo studio del colon nel caso di una colonscopia tradizionale incompleta;
  • identificare la presenza di diverticoli e valutarne gravità ed estensione.
Limiti e rischi della colonscopia virtuale

L’esame ha dei limiti rappresentati dalle dimensioni minime dei polipi che è in grado di riconoscere.
La colonscopia virtuale è meno attendibile nell'individuazione di polipi di piccole dimensioni: in particolare quelli di dimensioni inferiore ai 6 mm appaiono meno facilmente riconoscibili , tuttavia si tratta di quelli che hanno comunque bassa probabilità di diventare un tumore maligno, secondo la letteratura più moderna.
Il secondo limite è la ridotta sensibilità nell'individuazione di lesioni piatte: esse sono tra le più rare ma appaiono anche difficili da identificare dalle indagini di tipo endoscopico.

La colonscopia virtuale dunque non è un esame infallibile, ma ha grande potenza diagnostica e riesce ad individuare oltre il 90% delle lesioni che appaiono riconoscibili per le dimensioni minime.

La Colonscopia Virtuale è un esame sicuro.
Raramente si più verificare la perforazione intestinale, condizione che nella maggior parte dei casi non richiede intervento.
Il rischio di perforazione intestinale è maggiore in soggetti che hanno malattia diverticolare in fase acuta o una malattia infiammatoria cronica intestinale: in questi casi la colonscopia virtuale non è indicata.
Con le attuali dosi di radiazioni utilizzate in colonscopia virtuale il rischio di danno biologico nell’adulto è praticamente nullo.

Letteratura di riferimento
  • Cash BD, Rockey DC, Brill JV. AGA standards for gastroenterologists for performing and interpreting diagnostic computed tomography colonography: 2011 update. Gastroenterology. 2011;141:2240-2266. PMID 22098711. Disponibile su: www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22098711.
  • National Comprehensive Cancer Network. NCCN Clinical Practice Guidelines in Oncology (NCCN Guidelines): Colorectal cancer screening. Version 1.2014. Disponibile su: www.nccn.org/professionals/physician_gls/pdf/colorectal_screening.pdf. Accessed February 12, 2015.
  • R. Labianca, B. Nordlinger, G. D. Beretta, S. Mosconi, M. Mandalà, A. Cervantes & D. Arnold on behalf of the ESMO Guidelines Working Group. Early colon cancer: ESMO Clinical Practice Guidelines for diagnosis, treatment and follow-up. Annals of Oncology 24 (Supplement 6): vi64–vi72, 2013.
  • U.S. Preventive Services Task Force. Screening for colorectal cancer: U.S. Preventive Services Task Force recommendation statement. Ann Intern Med. 2008;149:627-637. PMID 18838716. Disponibile su:  www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18838716.
  • http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/ency/article/007253.htm

A seguire alcune immagini esplicatve di quadri colposcopici.
Clicca sulle diverse voci per vedere le relative immagini.

  • Ricostruzione tridimensionale del colon

    A, B: Ricostruzione tridimensionale del colon al completamento della distensione con aria. Il colon è idealmente disteso, il contenuto bianco nel lume è costituito dal mezzo di contrasto iodato assunto nelle 24 ore precedenti l’esame.

  • immagini pseudoendoscopiche

    C, D: due esempi di immagini pseudoendoscopiche: la visione è simile a quella dell’endoscopista. Il radiologo può ‘navigare’ elettronicamente nelle anse del colon alla ricerca della patologia della mucosa o della parete.

  • Immagine colonscopia virtuale di Polipo della mucosa

    A: nella scansione assiale è dimostrabile, al retto, un piccolo polipo della mucosa;
    B: nella ricostruzione pseudoendoscopica si visualizza il piccolo rilievo costituito dal polipo.

  • neoplasia del sigma

    A: nella scansione assiale TC eseguita a livello del sigma, si osserva la formazione espansiva che protrude nel lume del sigma: si tratta di una neoplasia.
    B: la rielaborazione elettronica delle scansioni fornisce una sequenza di immagini endoscopiche delle quali qui si riporta un’istantanea: la neoplasia appare vegetante all’interno del lume intestinale e ben visualizzata.

[testo e immagini a cura del Dott. Ennio Biscaldi - Radiologo presso il Laboratorio Albaro]

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