Rizoartrosi

L'artrosi del pollice

La rizoartrosi (artrosi trapezio-metacarpale - TM) è una patologia degenerativa che viene a interessare le cartilagini dell’articolazione trapezio-metacarpale, articolazione situata alla base del pollice.

La malattia si manifesta inizialmente con un dolore saltuario alla radice del pollice che tende ad accentuarsi in alcuni gesti della vita quotidiana come aprire un barattolo, girare una chiave, etc. Col passare del tempo questo dolore tende ad aumentare e a comparire anche a riposo, frequentemente questa articolazione può deformarsi.

Diagnosi
La diagnosi è clinica, mediante la visita di uno specialista ortopedico o meglio di un chirurgo della mano. Un esame radiografico ed eventualmente una TAC consentono di valutare la gravità del quadro artrosico e indirizzano verso il tipo di terapia.

Terapia 
Nei casi iniziali è indicato l’uso di un tutore rigido per il pollice, indossato principalmente alla notte, e di applicazioni di terapia fisica (tecar-terapia, ultrasuono-terapia ionoforesi, etc), associato a terapia con farmaci anti-infiammatori che possono attenuare la sintomatologia. Infiltrazioni intra-articolari con preparati cortisonici possono dare ottimi risultati nei quadri caratterizzati da dolore invalidante.

Quando la terapia conservativa non determina risultati duraturi e la limitazione funzionale causa un handicap nella vita quotidiana l’unica soluzione diventa chirurgica.
In questi casi l’esame radiografico specifico per indagare questa articolazione ed eventualmente una TAC consentono di valutare il grado di artrosi (danno articolare) delle ossa alla base del pollice, indirizzando il chirurgo verso il tipo  di intervento da eseguire.

Gli interventi chirurgici hanno lo scopo di eliminare il dolore mantenendo un buon movimento del pollice.
Agli interventi tradizionali come l’artroplastica dell’articolazione eseguita asportando completamente il trapezio e sostituendolo con uno spaziatore biologico (porzione di tendine arrotolato) oppure l’artrodesi ove vengono sintetizzate le due ossa dell’articolazione TM trasformandole in un unico osso utilizzando una graffa o una placca (in questo caso l’articolazione viene in parte limitata nei suoi movimenti) attualmente vengono eseguite delle artroplastiche limitate con interposizione di un impianto di pirocarbonio (materiale che meglio si adatta al ripetuto contatto con l’osso).
Il decorso post-operatorio, in questi casi, è caratterizzato da una immobilizzazione con un tutore in termoplastica per 3-4- settimane a cui segue un periodo riabilitativo.
Il paziente riprende la normale vita lavorativa dopo 40 giorni; nei casi di lavori pesanti non prima di 60-80 giorni. 

 
Testo a cura del Dottor Antonio Gian Maria Merello 

Il Dott. Merello fa studio presso il Laboratorio Albaro dove è possibile eseguire sia gli esami diagnostici che la fisioterapia.

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